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ECM: SANITA’ QUANDO LA PUBBLICITA’ È FUORILEGGE

ECM: SANITA’ QUANDO LA PUBBLICITA’ È FUORILEGGE

Sassari - 

La pubblicità nella sanità è consentita se rispetta precise indicazioni: vietati gli sconti, tempistiche miracolose, offerte promozionali e denigratorie nei confronti della concorrenza. Una materia complessa che è stata il tema centrale del corso di aggiornamento organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Sassari, sabato scorso presso la sala conferenze della Fondazione di Sardegna.

Ad indicare i giusti parametri da utilizzare nella pubblicità sanitaria è stato il presidente nazionale degli odontoiatri Andrea Senna. Dopo la legge Bersani del 2006, e successive norme, l’ultima normativa è la legge 103 del 10 agosto del 2023, secondo la quale le comunicazioni pubblicitarie “possono contenere informazioni  funzionali a garantire il diritto ad una corretta informazione sanitaria, escludendo qualsiasi elemento di carattere attrattivo e suggestivo, tra cui  offerte, sconti e promozioni che possano indurre a scelte sbagliate che alterano il rispetto della libera e consapevole determinazione dell’assistito e della dignità della persona.

“Un traguardo – ha riferito Andrea Senna – per il quale abbiamo lottato per anni come professionisti del settore, nel pieno rispetto dell’articolo 32 della Costituzione che tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”.  

Il responsabile scientifico dell’Ecm, Carlo Azzena, presidente provinciale degli Odontoiatri, ha ricordato che “la sanità pubblica ha da tempo lasciato il passo a quella privata, non possiamo però dimenticare che il cittadino deve essere sempre al centro delle nostre attenzioni, così come recita il codice deontologico dei medici, ideato per la prima volta a Sassari nel 1903”. Un codice storico la cui riedizione è stata donata ai relatori dal presidente provinciale dell’Ordine dei Medici, Salvatore Lorenzoni che ha ricordato “la pubblicità, soprattutto sui social è quasi incontrollabile, per questo motivo è bene avere un orientamento e il nostro codice contiene tutto ciò che serve per la responsabilità professionale”.

“Non possiamo più assistere – ha proseguito Carlo Azzena – alla transumanza di pazienti trasportati in pullman all’estero, soprattutto in Croazia, operati perfino a tarda notte, per poi essere abbandonati nella costa adriatica e rimpatriati in modo avventuroso. Queste sono le segnalazioni che arrivano alla segreteria del nostro Ordine da pazienti che si fanno convincere da pubblicità ingannevoli e da cliniche senza scrupoli, il cui unico obiettivo è il profitto e non la salute del paziente”.

Al corso di aggiornamento sono stati forniti dettagli specifici sulle norme di legge e sugli organismi ai quali rivolgersi in caso di ricorso (CCEPS) dall’avvocato Antonio Federici, mentre suggerimenti su come improntare una giusta campagna di informazione per la propria attività medica sono stati suggeriti dal bolognese Simone Stori: “La pubblicità consentita deve contenere titoli e specializzazioni, descrizione dei servizi, tecnologie utilizzate, prezzi chiari e completi, è invece vietato fare offerte e sconti  illimitati, visite gratuite o senza impegno, termini come il miglior dentista e garanzie di risultati perfetti. Tra le pratiche assolutamente vietate e sanzionabili – ha concluso Stori – l’uso di termini miracoloso o perfetto senza alcun fondamento scientifico e fortemente suggestivi, le offerte a tempo limitato e che spingono i pazienti a decisioni affrettate, promuovere visite senza onorario e comparazioni ingannevoli”. 

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Data pubblicazione: 23 Giugno 2025