SASSARI đ"LA MISURA DEL TEMPO", VENERDI 25, L' XI CONVEGNO DI ARCHEOASTRONOMIA
SASSARI - Gli affascinanti legami tra il cielo e i monumenti dellâantichitĂ , lâinterrelazione tra orientamenti astronomici, i canoni costruttivi delle strutture indagate e i loro profondi significati simbolici saranno al centro di âLa misura del tempoâ, undicesimo convegno internazionale di archeoastronomia in Sardegna. Lâevento, in programma venerdĂŹ 25 novembre nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna a Sassari, in via Carlo Alberto 7, è organizzato dalla SocietĂ astronomica turritana e dallâAssociazione Aristeo, col coinvolgimento dellâIstituto nazionale di astrofisica, importanti atenei italiani e la Soprintendenza del mare. Ampio spazio sarĂ inoltre dato agli esiti delle indagini promosse dalla SAT e Aristeo in Sardegna, con il patrocinio e il sostegno della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna, il patrocinio del Comune di Sassari e dellâUniversitĂ turritana.
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Nella sessione del mattino, moderata dal giornalista Pier Giorgio Pinna, dalle 9 i relatori si alterneranno su temi nazionali e internazionali: aprirĂ Elio Antonello, dellâOsservatorio astronomico di Brera â Istituto nazionale di astrofisica con un intervento su âPlatone e i solstiziâ; seguono Marcello Ranieri (Inaf di Roma) e Flavio Carnevale (UniversitĂ âLa Sapienzaâ di Roma) con âSchemi armonici pitagorici in alcune stele egizieâ e Paolo Colona, dellâAccademia delle stelle di Roma, che parlerĂ dellâorigine e del significato astronomico del mito di Orione. Ancora le costellazioni, ma stavolta nellâarte rupestre, saranno al centro dellâintervento di Alberto Cora dellâInaf di Torino. Si viaggia poi verso nuovi possibili siti archeoastronomici in Sicilia con la relazione di Ferdinando Maurici (Soprintendenza del Mare), Alfio Bonanno (Inaf Catania), Alberto Scuderi (Gruppi archeologici dâItalia) ed Emilio Milana, prima di trasferirsi in Egitto, al tempio di Amon-Ra nellâoasi di Kharga, con la relazione dellâarcheologa Marina De Franceschini e di Giuseppe Veneziano dellâOsservatorio astronomico di Genova. La sessione mattutina si concluderĂ con due interventi sul mondo etrusco: Ilaria Cristofaro dellâUniversitĂ della Campania âLuigi Vanvitelliâ, interverrĂ su âTopografia e calendari nella Capua etruscaâ, e Guido Cossard, dellâAssociazione Ricerche e studi di Archeoastronomia valdostana, concentrerĂ il proprio contributo su âIl cielo degli etruschiâ.
La seconda parte del convegno, a partire dalle 15,30, sarĂ incentrata sulla Sardegna e moderata da Elio Antonello. Flavio Carnevale e Marzia Monaco dellâUniversitĂ âLa Sapienzaâ di Roma, presenteranno âIl complesso nuragico di Romanzesu. Analisi archeometrica delle strutture templari: ulteriori considerazioniâ, come parziale apporto agli studi di Aristeo e Sat. SarĂ poi la volta di Simonetta Castia (Circolo Aristeo) e Michele Forteleoni (Sat), che condurranno unâanalisi archeoastronomica del tempietto di Malchittu (Arzachena) e in seguito, con Lavinia Foddai, faranno tappa nelle strutture templari di Sa Carcaredda (Villagrande Strisaili) e Oes (Torralba). Infine, Alfio Bonanno, Alberto Scuderi, Ferdinando Maurici, con Leonardo Lozito dellâUniversitĂ di Bari, illustreranno il sito di possibile rilevanza archeoastronomica di Elanina, nei pressi di Frascineto (Cosenza). Lâingresso al convegno è libero e aperto a tutti.